Vino Corvo: un classico innovativo e intramontabile
11 aprile 2019
Forte del suo ruolo da precursore e della sua qualità identitaria, il vino Corvo dirompe nel panorama enologico offrendo esperienze sensoriali sempre nuove.
Nonostante la longeva età che sfiora i duecento anni di storia, il vino Corvo esprime, nelle sue varie sfaccettature, tratti innovativi che arricchiscono la sua inconfondibile identità.
In un sorso di vino Corvo si rintracciano piene espressioni delle origini siciliane e tratti organolettici insoliti, frutto di intuizione e avanguardia tecnologica. Tutto ciò è stato possibile grazie alla centralità attribuita al lavoro dell’uomo, fin dal principio.
La prima etichetta di vino Corvo è nata per volontà del Duca di Salaparuta, nel 1824: grande appassionato e cultore del buon vino, Giuseppe Alliata volle da subito innovare la produzione enologica della Sicilia con la creazione di un vino alla francese, raffinato e delicato, come non se ne trovavano sull’isola all’epoca.
Nasce così la produzione di vini Corvo, che etichetta dopo etichetta arriva a toccare, nel 1868, centomila bottiglie, esportate da Casteldaccia in tutto il mondo, fino all’America e l’Australia.
Il Duca di Salaparuta tramanda la sua passione e la sua visione ai figli che, negli anni, hanno continuato a diversificare la produzione: di pari passo con la crescita qualitativa e quantitativa della cantina siciliana, cresceva il numero dei premi internazionali che suggellavano il successo del vino Corvo per merito della sua identitaria qualità innovativa.
I vini Corvo, ieri e oggi
L’eccellenza acclamata e riconosciuta a livello internazionale testimonia l’ottimo lavoro condotto nelle vigne e nelle cantine Corvo. L’innovazione principale sta nell’affiancare alle conoscenze degli agronomi la ricerca sperimentale in laboratorio, la quale si avvale di tecnologie moderne che consentono un monitoraggio costante della salute delle piante e dei terreni in ogni fase del ciclo produttivo, in modo da poter intervenire dove e quando necessario in maniera puntuale e tempestiva.
Le uve raccolte vengono immediatamente raffreddate, quando sono ancora in vigna, mediante un processo che impedisce fermentazioni spontanee e ossidazioni naturali in questa fase delicata; è così possibile mantenere intatti i profumi e gli aromi innati dei frutti. Il controllo della temperatura prosegue anche in cantina, per eludere altre criticità e per conservare le qualità organolettiche di ogni esemplare.
Le uve che superano gli accurati controlli di qualità giungono in cantina dove saranno trasformate nei vini Corvo. Anche qui, il monitoraggio condotto dagli esperti è rigido e costante: solo quelle conformi, dal punto di vista della salubrità e secondo il parere di agronomi ed enologi della cantina Corvo, vengono processate nelle fasi di pressatura, macerazione, maturazione e affinamento. Ogni procedimento è condotto con sistemi di qualità automatizzati che si avvalgono di tecnologie informatiche all’avanguardia.
È grazie a questa filosofia di produzione, che contraddistingue la cantina Corvo fin dalla sua nascita, che si originano vini capaci di innovarsi sempre, con qualità, eleganza e armonia, esaudendo l’ambizione del Duca di Salaparuta con anni di meritato successo.
Per comprendere la straordinarietà del vino Corvo basta concedersi un assaggio.