Ben Ryé Donnafugata: Pantelleria è tutta qui!
25 maggio 2020
Il Passito di Pantelleria Ben Ryé è l’omaggio di Donnafugata a un territorio tanto affascinante quanto tortuoso. Come il vento, l’azienda ne cattura ogni sfumatura per restituirla in un sorso di emozioni.
Lunghissimo e immenso nella molteplicità di sensazioni offerte ai sensi, il Ben Ryé Donnafugata è quello che si può definire, senza troppi giri di parole, un vino da meditazione perfetto.
Disponibile anche in formato più piccolo da 37,50 cl, il Ben Ryé è stata una delle nostre prime scelte in catalogo. Perché questo Passito di Pantelleria porta con sé un ventaglio di caratteri unici che si fondono con deliziosa armonia quasi a ricostruire un’impronta chiara e inappuntabile dell’isola, come soltanto un vino di altissimo profilo organolettico sa fare.
A Pantelleria il vento accarezza ogni foglia dei famosi alberelli, ogni acino dei grappoli di Zibibbo a cui ruba gli odori e li spande altrove, in un’aria ammaliante di macchia mediterranea. Donnafugata ne cattura i dettagli per renderli emozioni attraverso un sorso che dell’isola ha molto più del semplice nome. Ben Ryé, infatti, è legato a “Bent el Rhia”, epiteto con cui gli arabi si riferivano a Pantelleria, ovvero “la figlia del vento”.
In un sorso di Ben Ryé…
C’è tutto. Nel Ben Ryé Donnafugata c’è la straordinaria intensità delle uve di Zibibbo appassite naturalmente, la potente influenza di microclimi diversi da ben 11 contrade, c’è la tipicità degli alberelli panteschi, patrimonio dell’umanità UNESCO.
A Pantelleria la viticoltura è faticosa. Tra i suoi tratti scoscesi gli alberelli sono sparsi un po’ ovunque in uno scenario naturale magnifico, tra fichi d’india e piante di capperi, tra foglioline di qualsiasi tipo mosse continuamente dal vento. Ci vuole coraggio e forza di volontà per prendersene cura.
La vendemmia richiede un lavoro fisico ingente. Dalle arrampicate ai piegamenti sulle ginocchia, la raccolta delle uve inizia il 15 agosto, seguita dalla pulizia dei grappoli e dal loro appassimento sui graticci per almeno 3 settimane; prosegue a settembre nelle contrade più tardive, in cui al mosto fresco ottenuto dopo la raccolta si aggiungono gli acini appassiti e disparati a mano. La fermentazione termina a novembre; è durante questo periodo che il Passito Ben Ryé acquisisce gran parte delle sue qualità migliori, come la complessità, il colore e il particolare profilo aromatico.
Ricco e intenso, il Ben Ryé apre al naso con ventaglio di note di uva passa, albicocca e frutta candita, avvolte da delicati sentori di macchia mediterranea. Al palato la tipica dolcezza del Passito è bilanciata da una freschezza ottimale che consente di godere delle sensazioni olfattive riproposte con naturale slancio; frutta, erbe aromatiche, miele e note minerali si fondono perfettamente in un Passito di Pantelleria dalla persistenza magnifica.
Con il Ben Ryé Donnafugata aggiunge una pedina importante a una collezione che della Sicilia riporta una dimensione magica, un’alchimia di rievocazioni suggestive al servizio anche degli amanti dei distillati. Dalle vinacce del Ben Ryé, infatti, nasce la grappa Donnafugata.
La Grappa Ben Ryé
Un distillato che mantiene alto il valore dello stile Donnafugata, una conferma delle eccellenti doti dell’azienda di portare la personalità di Pantelleria in calici di diverso tipo.
Morbida, gradevole, la Grappa Ben Ryé è un sorso perfetto per chi ha voglia di lasciarsi travolgere dalle emozioni. Si inizia con sensazioni suadenti, suggerite al naso da aromi di albicocca e uva passa; si continua in bocca con una struttura che avvolge attraverso un tocco carezzevole di fichi secchi e miele e conclude con delicato sfondo di vaniglia. È un distillato che, al di là del tradizionale abbinamento con pasticceria secca o cioccolato, accompagna, a piccoli sorsi, anche formaggi stagionati in modo eccelso.
La grappa Donnafugata è, come la definiscono in azienda, “un’ottima testimonial dell’isola e della grande personalità del Ben Ryé”. È un nuovo tassello per una viticoltura complessa, definita negli ultimi anni “eroica”, ma ben ripagata da gusti straordinari che in tutta la loro ricchezza aromatica sanno restituire all’isola siciliana e alla sua enologia il pregio che meritano.
Un sorso di Ben Ryé Donnafugata ed eccoci a Pantelleria!