Ca’ di Rajo: ogni sorso è storia

17 giugno 2020

Tradizioni quasi estinte sono ancora vive e costituiscono l'identità di Ca' Di Rajo. Molti vini qui nascono dalla Bellussera: spieghiamo cos’è e, soprattutto, perché è tanto importante preservarla.

Ca’ di Rajo: ogni sorso è storia

Quando la memoria storica è più che un buon proposito e diventa parte integrante della filosofia di un’azienda vinicola, i risultati prodotti si fanno apprezzare per la singolarità delle loro caratteristiche organolettiche e non solo. Se è il passato a dettar legge in vigna, ogni sorso vale la scoperta della sua storia.

A Ca’ di Rajo ciò che nasceva oltre un secolo fa, e che altrove è quasi in disuso, è un presente vivo e necessario per un futuro rigoglioso. È un antico sistema d’allevamento della vite, tanto difficile da conservare quanto prezioso per la cultura del territorio e per l’esclusività dei vini: è la Bellussera, splendido esempio di coltivazione ecosostenibile.

Una storia chiamata Bellussera

Bellussera Ca' di Rajo

Ca’ di Rajo possiede una delle più grandi realtà allevate a Bellussera. Quindici ettari di terreno nell’area del Piave ricamati come merletti, con viti che, disposte a circa 2,50 metri d’altezza, formano una raggiera perfetta. E l’effetto è meraviglioso, non solo dal punto di vista paesaggistico.

La Bellussera è radice del sistema agricolo in Veneto.

Nasce alla fine dell’800 per combattere la peronospora grazie ai fratelli Bellussi: l’altezza dei tralci evitava che l’umidità della zona favorisse lo sviluppo della malattia. Il metodo, inoltre, consentiva ai contadini di sfruttare i corridoi tra i filari per le altre attività stagionali, come coltivare ortaggi, lasciar crescere erba e adunare fieno per gli animali. Era la sintesi perfetta dei bisogni delle famiglie locali a cui garantiva la sussistenza.

La Bellussera oggi è coraggio e motivazione.

Non è facile coltivare con questo metodo. Non lo è perché la Bellussera prevede un sesto d’impianto ampio con pali di legno alti quattro metri e collegati tra loro da fili di ferro disposti a raggi; dalle viti inerpicate si formano cordoni permanenti, che si fanno sviluppare con inclinazione verso l’alto e in diagonale all’interfilare. Il risultato è quella insolita raggiera che insieme alle altre dà vita alla meraviglia, a terreni ricamati che però sono difficili da sostenere con un sistema d’allevamento dove le operazioni in vigna avvengono a mezz’aria.

Chi osa farlo diventa custode di un patrimonio virtuoso per il territorio e per l’enologia: la maggior parte dei vini Ca’ di Rajo nascono dalla Bellussera, da vitigni storici di cui ereditano la maestosità e la svelano al sorso con uno stile moderno ma fortemente identitario.

Vini Ca’ di Rajo: un ventaglio di sfumature autoctone

Quattro vini, quattro manifestazioni di quanto Ca’ di Rajo confidi nella sua storia. Non sono gli unici dell’azienda, ma certamente sono espressioni esemplari di uve coltivate a Bellussera, con la dedizione necessaria a far sì che una tale ricchezza non si estingua.

Iconema TAI

Una DOC Piave, un vino bianco che interpreta la verità di Ca’ di Rajo e la porge al servizio di palati che sanno apprezzarla. Iconema sta per elemento che incarna l’anima vera e profonda di un territorio, riferimento visivo di forte carica semantica del rapporto culturale che una società stabilisce con il proprio territorio. Gli iconemi sono i vitigni autoctoni e in questo caso parliamo del TAI.

L’Iconema TAI nasce da un vigneto risalente addirittura agli inizi del ‘900 che Ca’ di Rajo ha adottato dalla famiglia Paladin per tutelarne la conservazione; è qui che le raggiere della Bellussera accolgono le uve di TAI, è qui che due storie si incontrano e danno vita a un vino in edizione limitata che racchiude un secolo di tradizioni.

Iconema è un bianco con profilo olfattivo definito da pesca gialla matura e albicocca disidratata, con leggeri sentori speziati di zafferano e minerali. Iconema TAI è caldo e secco, ha un’ottima persistenza e finale ricco e sapido che riconduce alle sensazioni percepite al naso.

Ottimo vino da aperitivo che primeggia negli abbinamenti di pesce.

Manzoni Rosa Millesimato Extra Dry

Più di un compromesso tra rosso e bianco, più di un rosato. Il Manzoni Rosa è un Millesimato Extra Dry che nasce dall’incrocio tra Traminer e Trebbiano anche detto incrocio Manzoni 1-50, a tutti gli effetti un vitigno autoctono del Veneto ideale come base spumante aromatica.

Un’altra scelta ottima da assaporare come aperitivo, il Manzoni Rosa si distingue per l’incantevole delicatezza che rivela nel suo colore rosa tenue, nel perlage finissimo e nel suo gusto armonico e persistente.

Il Millesimato Extra Dry Manzoni Rosa è asciutto, raffinato, uno spumante in cui i frutti di bosco avvolgono prima il naso con note fragranti, poi la bocca con sentori avvolgenti.

Raboso del Piave DOC

Il vino è il Sangue del Diavolo, il vitigno il Raboso Piave, varietà che vanta un’antica pratica di appassimento delle sue uve, riemersa grazie a un gruppo di viticoltori veneti con lo scopo di ricavare un vino più aromatico e complesso.

È una tecnica perfettamente conforme all’idea che ha Ca’ di Rajo di conservazione della storia. Durante l’appassimento le uve di Raboso Piave riposano adagiate in graticci, in un ambiente con condizioni di temperatura, umidità e ventilazione controllate.

Il rosso che ne nasce ha un carattere deciso, forte: il Sangue del Diavolo è un Raboso Piave in purezza, un vino ricco, di notevole struttura e dal retrogusto lungo e piacevole. Ricorda l’odore di ciliegie, marasca, mora selvatica, amarena e prugna, con accenni al profumo intenso della cannella, vaniglia, cuoio, tabacco, viola e pepe.

Vino rosso da selvaggina, formaggi importanti e, in generale, da piatti grassi poiché la sua acidità pulisce perfettamente il palato.

Marzemina Bianca

Antico vitigno autoctono, la Marzemina Bianca diventa spumante. In Italia esistono pochi ettari di terreni coltivati con queste uve e Ca’ di Rajo è l’unica azienda a spumantizzarle dando al vitigno la libertà di esprimersi secondo la sua naturale tendenza.

Anche in questo caso siamo dinanzi a una rievocazione della storia e sua interpretazione in chiave moderna: la Marzemina Bianca è un Millesimato Brut che riflette freschezza e acidità di quello che era lo champagne povero dei contadini locali. Champagna, così veniva chiamata in Veneto questa varietà, ripresa da Ca’ di Rajo e portata a oltre tre metri d’altezza in viti con oltre 40 anni di storia alle spalle.

È uno spumante metodo charmat, che rende omaggio al vitigno esaltandone la carica aromatica e le caratteristiche: la Marzemina Bianca Millesimato Brut è fresco e bilanciato, un’ottima bollicina da aperitivo che eccelle con pesce crudo.

Tutti i vini Ca’ di Rajo

Vini che riprendono uve quasi dimenticate, spesso annebbiate dalla notorietà delle internazionali, eppure ricche di un carico valoriale non trascurabile, ambasciatrici di una storia che Ca’ di Rajo conserva perfettamente.

Tutti i vini Ca’ di Rajo interpretano e ripropongono a proprio modo la tradizione, ne valorizzano gli elementi con un’innovazione enologica che non cede all’automazione selvaggia.

Noi vogliamo assolutamente contribuire a raccontare i tratti di questa storia meravigliosa: scopri tutte le proposte Ca’ di Rajo in catalogo!

 

Per saperne di più sulla cantina visita www.cadirajo.it