Barone di Villagrande

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Barone di Villagrande ha un antico legame enologico con le terre dell’Etna: con la sua attività alle pendici del vulcano, dal 1700 scrive la storia del vino siciliano. L’origine così lontana coincide con il compito assegnato alla famiglia Nicolosi Asmundo, proprietaria della cantina fin dalla sua nascita, di trasformare le incolte terre dell’Etna in un luogo pronto ad accogliere floride coltivazioni. Sul suolo lavico si iniziano a radicare le prime viti, che proprio dalla particolarità del terreno, acquisiscono caratteristiche uniche ed originali.


Nella cantina di famiglia, Paolo Nicolosi avvia la produzione di vini già nel 1869. Egli lavorava separatamente le uve bianche e rosse che, fino ad allora, venivano vinificate senza distinzioni di colore o vitigno: è stato il primo, infatti, a intuire la possibilità di valorizzare le diverse uve con vinificazioni specifiche che ne esaltassero le qualità organolettiche. Nella stessa cantina nacque anche l'Etna Bianco Superiore, vino che ottenne il riconoscimento ufficiale nel 1968: fu proprio Carlo Nicolosi Asmundo, figlio di Paolo e docente di enologia all’Università di Catania, a scrivere il disciplinare della DOC, la prima Denominazione di origine controllata della Sicilia.


Oggi Barone di Villagrande è un progetto condotto con la stessa tenacia e gli stessi valori da Marco Nicolosi e sua moglie Barbara Liuzzo, che continuano a valorizzare il territorio e la storica cantina con vini dell’Etna di alto spessore qualitativo.